Copertina del libro La società resiliente
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Il 2035 è più vicino del previsto

Recensione del libro, La società resiliente, Andreas Röhe

Ovvero: come le aziende devono costruire la loro resilienza alle crisi ora. In un momento in cui le crisi sono diventate una costante nel mondo degli affari, il libro di Andreas Röhe "L'azienda resiliente " offre una guida completa su come le organizzazioni possono non solo sopravvivere, ma anche emergere più forti dalle interruzioni.

Partendo dalla visione della "self-driving company" (autore: Florian Schnitzhofer), Röhe compie un passo decisivo: esamina come la resilienza possa essere sistematicamente ancorata e resa misurabile per rendere le aziende a prova di crisi nel lungo periodo.

Non solo gestione del rischio

Un'idea centrale del libro è che la resilienza è più di una semplice gestione del rischio. Mentre le analisi del rischio si concentrano spesso sul passato e si limitano alle probabilità, Röhe sostiene una concezione più ampia che include anche i rischi rari, i cosiddetti "fat-tail risks". Le aziende non devono solo reagire in modo resiliente, ma anche imparare dalle crisi e aumentare la propria competitività.

Modelli e strumenti per la pratica

Particolarmente degna di nota è la "Ruota vincente" che ha sviluppato, un modello che si concentra su quattro dimensioni: autonomia, sostenibilità, umanità e resilienza. Serve sia come strumento intuitivo di riflessione sia come sistema di misurazione che visualizza i punti deboli e il potenziale di sviluppo. Questa base teorica è illustrata da numerosi casi di studio, ad esempio nel settore finanziario, dove le piattaforme digitali hanno contribuito a rimanere operative durante la pandemia.

Un punto di forza pratico del libro è il concetto di cruscotto di resilienza. Questa applicazione è stata progettata per consentire ai dirigenti aziendali di ottenere in qualsiasi momento informazioni sulla resilienza della loro organizzazione, valutare le minacce e avviare le misure adeguate. Röhe colma così il divario tra teoria astratta e pratica gestionale concreta.

Punti di forza e criticità

I punti di forza del libro risiedono chiaramente nel suo approccio olistico e nella sua praticità. Röhe combina le scoperte scientifiche con strumenti pratici direttamente applicabili. Particolarmente preziosa è la sua attenzione alle forme di business digitali e automatizzate, che pongono nuove sfide alla resilienza.

Una nota critica: la visione sembra a tratti molto ambiziosa. Le prospettive per l'anno 2035 e l'immagine dell'azienda a guida autonoma possono sembrare piuttosto speculative ad alcuni lettori. Inoltre, le domande sulla dimensione etica dell'automazione e sulle conseguenze sociali passano spesso in secondo piano.

Nel complesso, tuttavia, L'azienda resiliente offre un importante contributo alla letteratura manageriale attuale. Dimostra in modo impressionante che la resilienza non è una parola d'ordine, ma una necessità strategica. Per i manager che vogliono rendere la propria organizzazione a prova di crisi, il libro offre impulsi preziosi, modelli pratici e un messaggio chiaro: solo chi costruisce sistematicamente la resilienza sopravviverà in un futuro imprevedibile.

È bello vedere tanta positività. Grazie:
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